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Aiutiamo a volare chi le ali non le ha!
Il nome è suggestivo ma generico perché l‘associazione si propone di abbracciare tutte le gravi e gravissime patologie neuromotorie – malformazioni cerebrali o paralisi cerebrali infantili, tetra paresi spastiche o gravi ritardi psicomotori di natura genetica o non meglio diagnosticati. “Volare Senz’Ali” esprime le difficoltà che questi ragazzi incontrano in ogni momento della loro vita, difficoltà tali da paragonarsi allo sforzo di chi desiderasse volare senza avere le ali: mangiano se li facciamo mangiare, giocano se li facciamo giocare, si spostano se li spostiamo.
Per quanto le singole patologie possano essere differenti, un aspetto accomuna tutti loro: la necessità di mantenere il livello della qualità della vita e migliorarlo laddove è possibile. A soli 8 – 9 anni, invece, escono dai percorsi terapeutici erogati dall’Asl che spesso non ha risorse sufficienti per continuare quell’assistenza ancor più necessaria in questi anni per limitare l’insorgere di ulteriori problemi quali scoliosi, blocco delle articolazioni, problemi respiratori, tendini e muscoli che non si allungano a sufficienza rispetto alla crescita, ecc. Mancano piani terapeutici personalizzati che accompagnino le gravi patologie in tutte le fasi della loro vita ed in particolare nell’età evolutiva, un’età in cui il fisico si trasforma, da bambini diventano ragazzi e da ragazzi diventano adulti e il permanere in carrozzina aggrava il loro stato di salute.
Fondamentali diventano la terapia in acqua calda, la rieducazione posturale del metodo Bertelé, la stimolazione basale (con le posture studiate appositamente per facilitare i movimenti del disabile ed evitare o ritardare l’insorgere di scoliosi, lussazione delle anche e blocco delle articolazioni), le stimolazioni sensoriali, la logopedia, la musicoterapia, la danceability, la varie forme comunicazione alternativa, e tanto altro ancora.
Gli obiettivi perseguiti dall’associazione sono l’accoglienza, il benessere, la percezione di sé, la comunicazione e la socializzazione, tutti aspetti necessari per far sentire vivi i nostri ragazzi, dar loro il senso di appartenenza e per cercare di restituire dignità alla loro esistenza. L’associazione vuole diventare un punto di riferimento anche per coloro che escono dai percorsi terapeutici e scolastici dopo i quali non c’è più assolutamente nulla, non ci sono centri di accoglienza, non ci sono terapie, non ci sono svaghi e non c’è un futuro nel mondo del lavoro, diventano invisibili e dimenticati.
Volare Senz’Ali si occupa infine anche di formazione, non solo rivolta ai suoi operatori e volontari, ma anche agli insegnanti di sostegno nella scuola dell’obbligo; alcuni esempi sono stati: il “Corso di Nursing”, il seminario “Giochi adatti Giochi adattati” e i Corsi di primo e di secondo livello di “Stimolazione Basale” del Prof. Frölich e tenuti dalla Dr.ssa Wysocka riconosciuti a livello europeo.
Lo spirito che anima l’associazione è racchiuso nel suo nome: aiutiamo a volare chi le ali non le ha!-
Ricerca di fondi
Ricerca di fondi presso Privati, Fondazioni, Enti Pubblici, Associazioni di "Service", ecc., per le attività e le iniziative specifiche organizzate dall'associazione in favore dei ragazzi con gravi patologie neuro-motorie.
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Sensibilizzazione
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica anche attraverso interventi sui mezzi di comunicazione locali e diffusione delle informazioni. I problemi e le difficoltà che ogni giorno i nostri ragazzi devono affrontare e cercare di superare anche per la loro stessa sopravvivenza spesso non sono conosciuti.
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Supporto e formazione
Assistenza e supporto alle famiglie tramite il confronto e l'indirizzamento verso strutture sanitarie, sociosanitarie e di volontariato e tramite l'organizzazione di corsi di formazione per parenti, insegnanti di sostegno, terapisti e per tutti coloro che si prendono cura dei nostri ragazzi
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Assistenza e accoglienza
Progettazione e realizzazione di iniziative specifiche di supporto ludico-terapeutico e assistenza. Gli obiettivi perseguiti sono l’accoglienza, il benessere, la percezione di sé, la comunicazione e la socializzazione, per far sentire vivi i nostri ragazzi, dar loro il senso di appartenenza e per cercare di restituire dignità alla loro esistenza.
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