STARR
STARR – la STAnza Riabilitazione & Relax.
L’inizio delle attività al Centro SPES, nato a fine 2009 ha evidenziato le diverse esigenze dei bambini dell’Associazione Volare Senz’Ali, differenti a seconda delle tipologie delle compromissioni neuromotorie. E’ nata quindi l’esigenza di affiancare alle due sale già in utilizzo, che sono attrezzate seguendo il paradigma dell’ambiente multisensoriale, un ulteriore ambiente di fisioterapia e relax (che chiamiamo STARR: STAnza del Relax & Riabilitazione).
E’ stato quindi ristrutturato un altro ambiente e allestito con superfici morbide a pavimento e lettino terapeutico. Il tipo di attività che vi si svolge riguarda la fisioterapia e il massaggio per bambini con gravi compromissioni neuromotorie (spesso associate a paresi spastiche) ad integrazione dei trattamenti forniti dall’ASL, purtroppo talvolta insufficienti. Il personale specializzato applica il metodo della Dr.ssa Bertelé in grado di prevenire o contrastare la maggior parte delle problematiche fisiche legate alla permanenza in carrozzina.I lavori di ristrutturazione della stanza
L’ambiente STAR é attrezzato con superfici morbide a pavimento e un lettino terapeutico. Il tipo di attività svolte riguardano la fisioterapia e il massaggio per bambini e ragazzi con gravi compromissioni neuro-motorie ad integrazione dei trattamenti forniti dall’ASL, purtroppo talvolta insufficienti. In particolare viene applicato il metodo della Dr.ssa Bertelé. Tale metodo è stato elaborato dalla Dottoressa Laura Bertelè, specialista in terapia fisica e riabilitazione motoria, psicologa, consulente sanitaria del Centro di Riabilitazione Gino Rigamonti, centro in cui collaborano più specialisti del movimento e della postura. E’ un metodo basato sui principi del metodo della fisioterapista francese Françoise Mézières di cui la Dottoressa Bertelè è stata allieva e di cui è l’unica erede, essendo stata scelta dalla stessa Mézières per insegnare al suo fianco e dopo di lei in Italia e all’estero. Mézières ha osservato che nel corpo umano i muscoli formano delle unità funzionali chia-mate catene muscolari: le catene muscolari sono 5 e sono formate da più muscoli conca-tenati fra loro che si comportano come se fossero un solo muscolo troppo corto e troppo forte. Queste catene sono 5 grossi “elastici” che ci schiacciano e ci deformano provocando dolore e limitazione nei movimenti.
Il metodo Bertelè si differenzia dal metodo Mézières in quanto considera l’uomo nella sua globalità psicofisica e quindi ogni dolore, deformazione, contrattura viene presa in considerazione come un sintomo di disagio, di una sofferenza più profonda, in altre parole di una difficoltà di relazione, di comunicazione della persona con se stessa e con l’ambiente circostante.
Il metodo Bertelè prevede l’integrazione del lavoro sul corpo con l’ascolto della musica. Per questo la prima visita o bilancio audio-psico-posturale comprende una valutazione psico-posturale in statica e nel movimento e anche una valutazione delle capacità uditive e di ascolto del soggetto per mezzo del test d’ascolto. Si può così stabilire un programma di rieducazione posturale e psicomotoria. Il lavoro sul corpo viene preceduto e accompagnato dall’ascolto di brani musicali in cui vengono sottolineate bande passanti di frequenze in base alla programmazione dedotta dai test iniziali. L’ascolto favorisce e facilita il cambia-mento psicofisico dato che la musica è una fonte energetica insostituibile per ricaricare quella parte del sistema nervoso centrale chiamata formazione reticolare, che da una parte è responsabile delle attività corticali superiori (attenzione, concentrazione, veglia) e dall’altra della modulazione del tono muscolare di base.
La finalità del metodo è’ quindi quella da una parte di allungare questi “elastici”, che non devono mai essere potenziati, per permettere al corpo di riscoprire la sua posizione corretta e alle articolazioni frenate da questi muscoli di ricuperare la mobilità, contemporaneamente il metodo cerca di aiutare la persona a decodificare questo messaggio che viene dal suo profondo, dal suo inconscio.