Vola con noi
Vola con noi – presentato nel 2012 e portato avanti solo da VSA dal 2014.
Il progetto è la naturale evoluzione del precedente We can fly a seguito della chiusura della struttura ASL di Via San Carlo ove la terapista Ledi Baruffaldi aveva creato un Ambiente Basale per lavorare al meglio con le pluri-minorazioni.
Nel recente passato avevamo cercato di aprire un “dibattito” con l’Asl n. 6 ed in particolare con l’UFSMIA riguardo la mancanza di un piano terapeutico personalizzato per i ragazzi con gravi patologie; un piano che abbracci tutte le esigenze assistenziali e terapeutiche con il fine di accogliere e accompagnare i ragazzi durante il loro faticoso percorso vitale. Educare laddove è possibile educare, riabilitare laddove è possibile recuperare delle funzionalità, “assistere” laddove è necessario porre le condizioni per favorire l’esperienza, la comunicazione e il benessere con un unico fine: migliorare o anche solo mantenere il livello della qualità della vita. Assistere significa saper accogliere l’altro, saper rispettare le sue esigenze e saper cogliere i suoi problemi, saper aspettare i suoi tempi. Assistere significa cambiare prospettiva: la domanda da porsi non è “cosa posso fare il per problema che si è presentato?” bensì “cosa posso fare perché non si presenti il problema o si presenti il più tardi possibile?”. Assistere significa quindi cercare anche di prevenire.
Il progetto si prefigge di creare una sinergia tra le consolidate esperienze della terapista Ledi Baruffaldi con quelle del personale qualificato e dei volontari dell’associazione Volare Senz’Ali allo scopo di poter offrire un servizio innovativo, efficiente ed efficace ai ragazzi affetti da pluridisabilità. Al fine di non disperdere il bagaglio culturale e professionale acquisito, avevamo suggerito all’Azienda Sanitaria Locale di affiancare a Ledi Baruffaldi una o due persone individuate per esempio tra i tirocinanti Asl che avrebbero avuto la possibilità di farsi l’esperienza “sul campo” e fornire la continuità del servizio in futuro.I locali Spes di Volare Senz’Ali si prestano particolarmente allo scopo del progetto perché pensati e realizzati sulle esigenze dei ragazzi con gravi disabilità secondo il metodo Snoezelen. Inoltre la terapista Ledi Baruffaldi sta già prestando la sua preziosa collaborazione facendo attività di volontariato presso la nostra associazione; conosce già il personale specializzato e i volontari dell’associazione che hanno adottato il suo stesso approccio terapeutico incentrato sulla Stimolazione Basale.
A seguito della chiusura della struttura ASL di Via San Carlo, distaccando Ledi Baruffaldi anche come terapista ASL presso i locali di VSA, non sarebbe stato interrotto l’unico servizio mirato alle gravi disabilità neuro-motorie e sarebbero stati inclusi anche quei ragazzi che per “raggiunti limiti di età” o per “mancanza di obiettivi da perseguire”, ma fondamentalmente per “mancanza di risorse” sono stati da tempo estromessi dai percorsi riabilitativo-assistenziali, così importanti per tutta la vita, ma ancor di più nell’età evolutiva critica sotto tanti punti di vista.
Volare Senz’Ali continua a portare avanti autonomamente il progetto, in attesa del superamento da parte dell’Asl di alcuni vincoli che ne hanno a tutt’oggi impedito la partecipazione. Tranne alcuni controlli di tipo strettamente sanitario, il neuromotorio grave rimane dunque un settore in cui a tutt’oggi non sono previsti percorsi socio-terapeutici e i ragazzi con gravi e gravissime patologie rimangono una volta ancora invisibili, dimenticati e totalmente a carico delle famiglie e delle associazioni!